Informazioni su Rocca di Cambio

Rocca di Cambio (Rocche ‘i Cagne in dialetto locale) è un comune italiano della provincia dell’Aquila in Abruzzo, situato nella parte settentrionale dell’altopiano delle Rocche, all’interno del parco naturale regionale Sirente-Velino.

È, con i suoi 1.434 m s.l.m., il comune più alto dell’Appennino, affermato centro di turismo per gli sport invernali che deve la sua notorietà alla presenza nel proprio territorio della stazione sciistica di Campo Felice.

Stato
Italia
Regione
Abruzzo
Provincia
L’Aquila
Amministrazione
Sindaco
Gennarino Di Stefano[1] (lista civica Noi per Rocca di Cambio) dal 30-3-2010 (2º mandato)
Territorio
Coordinate
42°14′14″N 13°29′24″ECoordinate: 42°14′14″N 13°29′24″E (Mappa)
Altitudine
1 434 m s.l.m.
Superficie
27,62 km²
Abitanti
501[3] (31-5-2018)
Densità
18,14 ab./km²
Comuni confinanti
L’Aquila, Lucoli, Ocre, Rocca di Mezzo
Altre informazioni
Cod. postale
67047
Prefisso
0862
Fuso orario
UTC+1
Codice ISTAT
066081
Cod. catastale
H400
Targa
AQ
Cl. sismica
zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica
zona F, 3 853 GG[4]
Nome abitanti
roccacagnesi
Patrono
Santa Lucia
Giorno festivo
13 dicembre
PIL
(nominale) 13 mln €[2]
PIL procapite
(nominale) 24 688 €[2]

Storia

Il borgo viene fondato come roccaforte medievale dai Longobardi nel IX secolo. Nel XII secolo vi si insedia la locale abbazia di Santa Lucia.

Alla metà del Duecento, il paese partecipa insieme agli altri villaggi della conca aquilana alla fondazione dell’Aquila, sotto il dominio degli Angiò.

Nei secoli successivi Rocca di Cambio è rimasto sotto il controllo degli aquilani. Poi all’inizio del XIX secolo conseguentemente alle riforme francesi, Rocca di Cambio perde la sua autonomia amministrativa diventando nel 1814 frazione di Rocca di Mezzo. Il paese torna autonomo nel 1849, allorquando recupera il suo status di comune autonomo. Sul piano economico il piccolo centro rimane legato all’agricoltura e alla pastorizia, per tutto il XIX e parte del XX secolo.

Il piccolo centro inizia a modernizzarsi solo a partire dal secondo dopoguerra e segno di questo nuovo corso è il fatto di venire dotato di luce elettrica e strade percorribili. Ma lo sviluppo vero e proprio lo si deve all’impegno del sindaco Aldo Jacovitti, che nel 1965 riesce a far passare il Giro d’Italia a Rocca di Cambio. Ciò consente al paese di farsi conoscere alla nazione. Nei decenni successivi un grande sviluppo all’economia locale viene dato dalla realizzazione della stazione sciistica di Campo Felice, poco lontana dall’abitato.